FINALISTI DEL TORDELLO D’ORO 2024: LA PIAZZA

CONOSCIAMO IL PRIMO DEI TRE FINALISTI DEL CONTEST GASTRONOMICO

IN ATTESA DELLA CENA-EVENTO

CON LA PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE

Il ripieno più goloso e convincente, la pasta rigorosamente fatta in casa, un ragù avvolgente e gustoso: signori e signore, buongustai e buongustaie, martedì 19 marzo, al Vignaccio di Santa Lucia, si elegge “Il Tordello d’Oro 2024”, ovvero si conferisce il Premio a quel ristorante o trattoria che presenta la versione migliore nel piatto di questo eccezionale protagonista della cucina versiliese.

La finalissima della gara gastro-cultural-tradizionale più attesa dell’anno, con l’elezione del “MIGLIOR TORDELLO DELLA VERSILIA 2024” vede protagonisti, per questa terza edizione del contest, tre straordinari finalisti: il bar pizzeria La Piazza di Strettoia, il ristorante Il Soggiorno di Pedona e il padrone di casa l’osteria Il Vignaccio di Santa Lucia.

Andiamo allora a conoscere il primo dei tre finalisti, il bar pizzeria La Piazza di Strettoia, attraverso il piacevole botta e risposta con Tiziana Baldi, titolare, assieme alla sorella Cristina e al suo cognato Simone, di questa meta davvero ambita e frequentata dagli amanti del tordello versiliese al sugo.

L’IDENTIKIT DEI TORDELLI

DI

BAR PIZZERIA LA PIAZZA

di STRETTOIA

RISPONDE TIZIANA BALDI

NOME DEL LOCALE

Bar Pizzeria LA PIAZZA

 

LUOGO

Strettoria di Pietrasanta

 

NOME DEL PIATTO

I Tordelli della Piazza

 

DATA DI NASCITA DELLA RICETTA

Mia nonna Rina. Negli anni ’60-’70, aveva un piccolo bar con ristoro fatto in casa, qui sopra in collina, a Cerreta San Nicola. La domenica lei cucinava e accoglieva in una pergola chi passava per un’escursione, chi veniva a cavallo e chi affrontava la stradina sterrata che portava là. Si mangiava quello che aveva cucinato, e i tordelli non mancavano mai. Da lei abbiamo appreso la ricetta.

CHI FA I TORDELLI E IL SUGO

Io, mia sorella Cristina e suo marito Simone. Tutti facciamo tutto, impasto, pieno e sugo. Tanto ormai la ricetta la abbiamo imparata bene tutti e tre! Anche se, a dire il vero, la pasta è soprattutto prerogativa di mia sorella.

 

LA PASTA

Cristina mette sei uova per ogni chilo di farina, un cucchiaio raso di sale, un giro d’olio e acqua man mano che impasta. 

 

IL PIENO

Macinato di manzo magro. Bietola bollita, mortadella di Bologna, salsiccia, parmigiano reggiano, uova, sale, un pizzico di pepe, prezzemolo e pochissimo aglio.

 

IL SUGO

Macinato misto magro, fondo di sedano, cipolla e carota sfumato con vino, poi pomodoro e concentrato. Il sugo cuoce dalle 4 alle 5 ore.

METTERESTI IL FORMAGGIO SUL PIATTO SERVITO?

Sì, personalmente sì. Anche fra i clienti almeno un 90% ce lo mette.

 

IL PIÚ GRANDE MANGIATORE DI TORDELLI VOSTRO CLIENTE

Abbiamo un cliente, Luca di Strettoia, che quando viene con un gruppo nutrito di amici fanno sempre il bis. Vengono in tanti e tutti mangiano dose doppia, ovvero 14 tordelli, la nostra porzione, più altri 14. Ridendo lo preghiamo sempre di prenotare in anticipo così facciamo le scorte!

 

CLIENTI FAMOSI CHE HANNO APPREZZATO I VOSTRI TORDELLI

Il batterista di Ligabue viene spesso. Ma i clienti famosi io non li riconosco! Non diamo molta importanza a queste cose.

 

UN ANEDDOTO O UN RICORDO

Abbiamo sempre, incorniciata e appesa, la poesia che ci dedicò lo scultore Nefas, una vera e propria ‘ode’ ai nostri tordelli che scrisse su carta gialla proprio in occasione della nostra apertura del locale nel 2015.

PER SCOPRIRE I TRE FINALISTI E LA SERATA CONCLUSIVA

QUESTO E’ IL LINK

https://paspafood.it/cibo-e-cene/tordello-doro-ecco-i-tre-finalisti-2024/

IL TORDELLO D’ORO: IL VERO SPIRITO DELLA GARA

Lo diciamo da sempre, sin dalla prima edizione, e anche quest’anno ci piace ripeterlo: la gara sul Tordello più buono è soltanto un pretesto per mettere sotto i riflettori questo piatto così identitario della nostra bella Versilia.

Impossibile infatti dire a priori che “quel tordello è migliore dell’altro” visto che non esiste un disciplinare di questo piatto, e che non c’è una ricetta codificata.

Così c’è chi adora il tordello coi bordi spessi e chi invece la pasta tirata fine.

C’è chi ama li ripieno con certi ingredienti e altri no.

Stessa cosa per il sugo.

Proprio per questo ci piace comunicare a gran voce alle centinaia di ‘ buone tavole della Versilia’ che pian pianino, nel corso dei prossimi anni, andremo a dare un riconoscimento a molti altri di loro.

Anche perché, se la Versilia a tavola riscuote un grande successo, è proprio per merito di questi professionisti della cucina che svolgono, con tanti sacrifici, un lavoro meraviglioso per la nostra terra.

Che noi, nelle edizioni a venire, andremo appunto a premiare.

Perché la cucina è cultura.

E noi, in Versilia, in fatto di cucina e di cultura, abbiamo molto da dire… e da gustare.

Anche per merito di questo splendido piatto, il tordello.

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