28 Dic LA DEGUSTAZIONE BENDATA
TANTA FRANCIA, E UN PO’ DI ITALIA, GERMANIA E SPAGNA
AL RISTORANTE DA GIGI A MARINA DI PIETRASANTA UNA SERATA DI VINI ALLA CIECA…
…E DI BUON CIBO
Ottobre 2022: questa volta il nostro agguerrito panel d’assaggio, che poi coincide anche con un gruppo di amici, si è riunito attorno al tavolo di un ristorante versiliese davvero emergente e di cui sentiremo sempre più parlare: Da Gigi, proprio a fianco del coreografico Pontile di Tonfano, a Marina di Pietrasanta.
L’obbiettivo, nel calice, era quello di testare diverse bottiglie, senza un tema preciso, spaziando soprattutto tra Borgongna e Bordeaux, ma con divagazioni anche in Champagne, Spagna, Germania e nella nostra bella Italia.
La degustazione si è svolta rigorosamente alla cieca, proprio per prestare maggior attenzione alle sensazioni nel calice e senza farsi distrarre o condizionare dal blasone e dall’etichetta.
Ne è uscito un piacevole eno-viaggio che, come scoprirete dalle note di degustazione, ha avuto anche dei picchi alti di notevole spessore, come nel caso di un grande Borgogna, ma anche di due sorprendentissimi vini della nostra stupenda nazione.
Infine, un brivido lungo la schiena ha accompagnato l’assaggio della versione 1985 di un mostro sacro come Chateau Haut Brion, Graves:
m-o-n-u-m-e-n-t-a-l-e.
La cucina di chef Emiliano Stagi ha provveduto, con un menu pensato per l’occasione, a mantenere elevatissimo anche nel piatto il livello della serata.
I NOSTRI ASSAGGI
NOTE DI DEGUSTAZIONE
di
LEONARDO ALBERTINI
Eno-appassionato, autodidatta e sempre a caccia di realtà vinicole locali. Ingegnere Termotecnico che in seguito ad alcuni studi, supportati dalla facoltà di Enologia di Pisa, ha elaborato strategie di ventilazione naturale per gli ambienti di stoccaggio e affinamento di alcune cantine vinicole toscane, con cui ha avviato un rapporto di collaborazione al fine dell’ottimizzazione energetica. Da qualche anno anche piccolissimo e appassionato garagista.
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Riesling Kabinett, Joh. Jos. Prùm, 2014
All’olfatto grande riconoscibilità del vitigno con piena corrispondenza in bocca dove il sorso è teso e minerale. Il residuo zuccherino è perfettamente sostenuto dall’acidità rendendosi adatto come vino di apertura.
IDENTITARIO 89/100
1^ BATTERIA CHAMPAGNE / METODO CLASSICO
Fleur de Passion, Diebolt-Vallois, 2005
Ricchezza e complessità olfattiva che si apre inizialmente sulla torrefazione e burro fuso per proseguire con rimandi di liquirizia, mela cotogna e frutta secca. In bocca si concede largo e voluttuoso a confermare il profilo climatico della vendemmia di riferimento.
CONVINCENTE 94/100
Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, Ferrari, 2005
Naso di forte impatto che se da una parte conferma lo chardonnay nelle sue classiche componenti dall’altra sottolinea l’orizzontalità di questo vino. In bocca entra largo con sensazioni prevalenti di caffè amaro e nocciola tostata per poi snellirsi, abbastanza velocemente, e terminare con una discreta scia sapida a supporto.
MONOTEMATICO 92/100
1^ BATTERIA ROSSI
Gevrey-Chambertin Cuvée Alexandrine, Domaine Marc Roy, 2018
Bottiglia di apertura della batteria dei rossi che, se da una parte convince per la sua integrità del frutto e trama tannica, dall’altra, vista la componente alcolica, fa fatica a trovare l’equilibrio tra le parti. Da riprovare tra qualche anno di riposo in cantina.
INTROSPETTIVO 91/100
Vosne-Romanée La Combe Brûlée, Domaine Bruno Clavelier, 2018
Rubino vivace che dimostra tutta la sua giovinezza. Bouquet floreale di rosa e gelsomino con accenni speziati di pepe bianco. Dopo pochi minuti di ossigenazione nel calice il varietale in bocca diventa più evidente: piccoli frutti rossi, richiami di viola e una trama tannica ancora serrata a confermare il suo potenziale evolutivo.
DIDASCALICO 93/100
Gevrey-Chambertin, Domaine Perrot-Minot, 2010
Vino di grande profondità e nitidezza, all’olfatto si percepiscono distintamente arancia rossa, rosa appassita, canfora ed erbe officinali; acidità ed asprezze sono perfettamente bilanciate dalla matrice glicemica e minerale.
95/100 SEDUCENTE
2^ BATTERIA ROSSI
Saint-Emilion Grand Cru, Chateau Pavie Macquin, 2006
Nel calice appena versato si mostra di un rosso impenetrabile, al naso sbuffi di peperone rosso, oliva verde e una leggera nota animale coprente che, dopo pochi minuti di ossigenazione nel calice, scompare per concedersi su note più dolci. In bocca prevalgono note tostate e di vaniglia cedute dai legni sull’impronta della nouvelle vogue.
91/100 MONDANO
Grand Vin de Leoville, Saint-Julien-Médoc, Château Léoville-Las Cases, 2002
Buona conferma della denominazione. Al naso presenta note più soffuse ed eteree quali grafite, prugna disidratata e liquirizia. In bocca è potente con un ottimo allungo grazie all’acidità e la trama tannica perfettamente integrata all’alcolicità.
94/100 RAPPRESENTATIVO
Graves, Château Haut Brion, 1985
Alla vista si mostra di un rosso granato perfettamente integro e vivo. Il naso è molto sfaccettato e l’ossigenazione fa dipanare lentamente anice stellato, cuoio, tabacco biondo trinciato e oliva verde. L’ingresso in bocca è denso e potente per proseguire con una grande snellezza e bevibilità così da rendere difficile, individuare alla cieca, l’età di questa splendida bottiglia.
98/100 MEMORABILE
3^ BATTERIA ROSSI
Tinto Pesquera Janus Gran Reserva, Ribera del Duero, Bodega Alejandro Fernàndez, 2003
Vino di difficile individuazione, inizialmente si apre su note ematiche e di foglia di pomodoro per evolversi sul frutto nero maturo e marmellata di visciole. Ottima corrispondenza gusto-olfattiva. La chiusura in bocca ha una alcolicità leggermente sovrastante che fa perdere un pò di scorrevolezza.
93/100 FORESTIERO
Taurasi Riserva Az. Agr. Perillo, 2006
Alla vista si presenta di un intenso rosso porpora con riflessi violacei, all’apertura incede su note di marasca e polvere da sparo per poi distendersi su nuance di peperoncino e cioccolato amaro. Vino figlio di un vitigno, come l’aglianico, che dimostra costantemente un grandissimo potenziale evolutivo.
95/100 MEDITERRANEO
FUORI BATTERIA
Barolo Monvigliero, Comm. G.B.Burlotto, 2018
Un Nebbiolo dallo stile etereo, dove all’olfatto emergono soprattutto la rosa appassita, cocomero fresco e cipria. All’assaggio si caratterizza per una forte mineralità e un tannino dolce facendolo risultare complessivamente un vino di grande piacevolezza con slanci in termini di complessità e persistenza.
96/100 LEGGIADRO
LA NOSTRA CENA
Il Ristorante Da Gigi a Marina di Pietrasanta è una ghiottissima novità per l’intera Versilia: inaugurato appena il giugno scorso, in poco tempo il locale che lambisce il Pontile di Tonfano è già entrato a far parte di quegli indirizzi gourmet e di successo che costellano la nostra bella costa.
A condurlo, con sapienza e dinamismo, un trio di giovani professionisti con alle spalle esperienze e collaborazioni con ristoranti davvero importanti e di altissimo lignaggio: Andrea Salvatori maître, Davide Venturini sommelier ed Emiliano Stagi chef, sono i tre soci-titolari.
In un ambiente che miscela una sobria eleganza di stampo metropolitano ad atmosfere fresche e giovanili, lo scorso ottobre ci hanno servito una splendida cena, con divagazioni (da noi richieste e accolte dallo chef che in questo campo va fortissimo) nella cacciagione.
I PIATTI
Carpaccio di branzino, purea di finocchio affumicato, bergamotto candito
Millefoglie di seppie e pane Verna, salsa verde e pomodorino confit
“Susci” di Chianina con salsa allo yogurt e rape rosse
Terrina di fagiano e noci con salsa di arancia al brandy
Raviolo di colombaccio, riduzione al Chianti, funghi porcini e crema di Scoppolato
Risotto al capriolo e mirtilli canditi
Maialino al forno con salsa al sidro, patate e cipolla di Certaldo
Petto d’anatra, crema di carciofi, mostarda di pere e timo
Tarte tatin di mele, crema al Calvados
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