I PREFERITI DAI SOMMELIER

PIATTI, BOTTIGLIE E ABBINAMENTI

DAI SOMMELIER FISAR

DELLA VERSILIA

 

 

PICCOLO GIOCO-QUESTIONARIO,

CON UN FOCUS SULLE SPECIALITÀ

DELLE FESTE NATALIZIE

Incontriamo Michele Bonuccelli, elegante sommelier e Delegato della Fisar Versilia, e gli proponiamo un piccolo gioco pre-natalizio: si tratta di un semplice questionario di 15 domande da sottoporre ad alcuni dei suoi valenti sommelier.

L’esperto di vino accetta, e dopo una manciata di giorni raccoglie le schede, schede che pubblichiamo in questo articolo, in modo di curiosare nei gusti personali e nelle preziose conoscenze enologiche di questi professionisti del vino, magari per carpire qualche dritta circa l’acquisto di una buona bottiglia da stappare durante queste feste natalizie.

I sommelier Fisar Versilia sono molto attivi sul territorio, e noi di Penna Blu Edizioni lo sappiamo bene visto che oramai da decenni abbiamo l’onore di averli, sempre professionali, al servizio dei vini ai nostri più importanti Gran Gala di Versilia Gourmet.

Bonuccelli – sempre molto indaffarato – ci racconta che da ottobre sono ripartiti i Corsi Fisar del primo e del terzo livello, mentre a novembre sono cominciati i Corsi per gli studenti dell’Alberghiero Guglielmo Marconi di Viareggio.

I sommelier Delegazione Versilia con il grande chef Igles Corelli a Versilia Gourmet 2023

Poi – con grande entusiasmo – il Delegato ci parla della Cena Sociale delle Feste che sta organizzando con tutti i suoi sommelier, per non parlare poi dei mille impegni che attendono questa attivissima Delegazione per il prossimo 2024.

I SETTE SOMMELIER

Alessandro Ceragioli
Andrea Baldaccini
Melania Falcinelli
Michele Bonuccelli
Sebastiano Becagli
Valeria Palmiotto
Matteo Maccioni

I PREFERITI DAI SOMMELIER

15 DOMANDE

PER

15 RISPOSTE

 BOLLICINA PREFERITA

Alessandro Ceragioli: Metodo Classico “Erpacrife”, da varietà autoctone piemontesi, mi stupisce sempre per eleganza e persistenza. Ottimo da tutto pasto o semplicemente da aperitivo.

Andrea Baldaccini: La bollicina che preferisco deve essere elegante, con un perlage delicato e una buona freschezza che ti invita nuovamente a berne ancora un sorso.

Matteo Maccioni: Champagne Semper Fidelis, Delouvin-Novak, pinot meunier, metodo soleras.

Melania Falcinelli: Trento Doc Abate Nero, Brut.

Michele Bonuccelli: Altemasi Blanc de Noir.

Sebastiano Becagli: Champagne Bouzy Vintage Blanc de Noirs Grand Cru, Paul Clouet.

Valeria Palmiotto: Alta Langa Pas Dosé Contratto.

BIANCO PREFERITO

Alessandro Ceragioli: Soave Classico Roccolo del Durlo della Cantina Le Battistelle, sapidità spiccata dovuta ai terreni vulcanici, bianco che mi affascina per mineralità e duttilità con i piatti di mare.

Andrea Baldaccini: Il vino bianco che preferisco è quello dove sento il mare, la macchia mediterranea, dove freschezza e sapidità la fanno da padrona, fra tutti il Costa de Sèra della Cantina Cinque Terre.

Matteo Maccioni: Timorasso Derthona, Colli Tortonesi, Claudio Mariotto.

Melania Falcinelli: Vermentino Colli di Luni Solarancio, La Pietra del Focolare.

Michele Bonuccelli: Kerner Praepositus Novacella.

Sebastiano Becagli: Riesling Mosel Röttgen Grosse Lage Heymann, Löwenstein.

Valeria Palmiotto: Fiano di Avellino Ciro Picariello.

ROSSO PREFERITO

Alessandro Ceragioli: Da buon toscano dico sangiovese e la cantina che amo è quella di Tenuta di Carleone con il vino Il Guercio. Meraviglioso, profumato, carico di aromi e di struttura. Vino che ha una facilità di beva impressionate.

Andrea Baldaccini: Il mio rosso preferito è sicuramente un Sangiovese. Sono toscano, sono molto legato alla mia regione. Del Sangiovese mi piace molto l’aspetto organolettico molto ricco, complesso e allo stesso tempo elegante, mi piace la struttura, il suo tannino, e quel suo finale persistente. Fra i miei preferiti il Brunello di Montalcino di Donatella Cinelli Colombini.

Matteo Maccioni: Brunello di Montalcino Salvioni 2016.

Melania Falcinelli: Montefalco Sagrantino Medeo, Romanelli.

Michele Bonuccelli: Ne indico due: Faro Palari, e il Lagrein Mantsch Colterenzio.

Sebastiano Becagli: Barolo Bricco delle Viole, Vajra.

Valeria Palmiotto: Montefalco Sagrantino Arnaldo Caprai.

 NAUFRAGO SU UN’ISOLA DESERTA, UN VINO CHE VORRESTI CON TE

Alessandro Ceragioli: Sicuramente un Barolo in un’annata famosa, una 1990 o una recente 2016, come tutti i grandi vini riescono a stupirti e cambiare nel bicchiere ogni volta che li versi.

Andrea Baldaccini: Se dovessi naufragare su un’isola deserta e mi viene data la possibilità di portare con me un vino porterei sicuramente “Eclissi” Rosso Toscana I.G.T del Podere Sgretoli, Montecarlo di Lucca. Da 50% Merlot e 50% Syrah, è un vino a cui sono particolarmente legato, un vino i cui tannini ti accarezzano il palato, e al naso percepisci molto i frutti a bacca rossa, il tabacco, lo speziato.

Matteo Maccioni: Monprivato Barolo 2016, Mascarello Giuseppe & Figlio.

Melania Falcinelli: Chateauneuf du Pape Clos des Papes.

Michele Bonuccelli: Chianti Classico Castellinvilla.

Sebastiano Becagli: Vermentino Colli e Mare, Giardini Ripadiversilia.

Valeria Palmiotto: Se avessi la possibilità di tenerlo al fresco sicuramente uno Champagne Blanc de Blancs!

FESTE DI NATALE

 IL TUO PIATTO PREFERITO

Alessandro Ceragioli: Legato al Natale lo spiedo, dalle mie parti si dice il “girato”, di carni miste e cacciagione.

Andrea Baldaccini: Il mio piatto preferito per le feste di Natale è un classico della cucina di mia nonna: il tordello lucchese!

Matteo Maccioni: Seppie In zimino.

Melania Falcinelli: Assolutamente un piatto della tradizione versiliese: i tordelli al ragù di carne.

Michele Bonuccelli: Impepata di cozze.

Sebastiano Becagli: Gratinato di mare e lasagne di mare.

Valeria Palmiotto: Sono un’amante degli antipasti… quindi direi crostino toscano di fegatini.

 SCEGLI UN VINO PER: CROSTINI TOSCANI DI FEGATINI

Alessandro Ceragioli: Pinot bianco altoatesino di Elena Walch 2022: vino di buona struttura, profumato e morbido, che contrasta l’amaricante dei fegatini e delle spezie in essi presenti.

Andrea Baldaccini: Chianti Classico.

Matteo Maccioni: Chianti Rufina 2019 Selvapiana.

Melania Falcinelli: Morellino di Scansano Morisfarms.

Michele Bonuccelli: Ci sono diverse versioni e la tradizione vorrebbe un Chianti. Io ci berrei una Barbera superiore di Vite Colte.

Sebastiano Becagli: L’abbinamento giusto sarebbe il Vin Santo del Chianti ma, visto che di solito li mangiamo come antipasti, metterei un Chianti Classico di Ricasoli.

Valeria Palmiotto: Un abbinamento poco comune (da integrare adeguatamente in un menù), ma sicuramente perfetto: Vin Santo del Chianti.

 SCEGLI UN VINO PER: ZAMPONE E LENTICCHIE

Alessandro Ceragioli: Dico Lambrusco (che è il suo abbinamento per eccellenza) Paltrinieri Lambrusco Piria 2022, permette di pulire la grassezza del cotechino.

Andrea Baldaccini: Schiava, Alto Adige.

Matteo Maccioni: Champagne Cazé-Thibaut Rosé de Saigneé, 100% pinot noir.

Melania Falcinelli: Lambrusco Secco di Sorbara, Leclisse di Paltrinieri.

Michele Bonuccelli: Schiava, Alto Adige.

Sebastiano Becagli: Lambrusco ‘Marcello’ di Ariola o Lambrusco Metodo Classico Cantina della Volta.

Valeria Palmiotto: Sicuramente il Lambrusco è sempre un’ottima scelta da accostare a questo piatto, ma, per gusto personale, ci abbinerei una Barbera d’Alba.

SCEGLI UN VINO PER: TORTELLINI AL BRODO DI CAPPONE

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Alessandro Ceragioli: Un giovane nebbiolo con una buona alcolicità e un bel tannino che vada ad asciugare sia la parte della succulenza dei tortellini che la grassezza del brodo,  Giuseppe Rinaldi Nebbiolo 2021.

Andrea Baldaccini: Sangiovese di Romagna.

Matteo Maccioni: Albana di Romagna (secco) Podere La Berta 2021.

Melania Falcinelli: Romagna Albana secco, Alba della Torre, La Sabbiona.

Michele Bonuccelli: Lambrusco di Sorbara Paltrinieri.

Sebastiano Becagli: Barbera d’Alba di Michele Mascarello.

Valeria Palmiotto: Lugana.

SCEGLI UN VINO PER: FARAONA ARROSTO CON PATATE

Alessandro Ceragioli: Rimarrei su un rosso di medio corpo, quindi un Chianti Rufina, che ha una bella trama tannica e una buona acidità che contrastano la patata arrosto e la succulenza delle carni: Selvapiana Chianti Rufina DOCG 2021.

Andrea Baldaccini: Groppello Garda Classico.

Matteo Maccioni: Pinot nero Vigneti delle Dolomiti 2017 Elisabetta Dalzocchio.

Melania Falcinelli: Taurasi, Calafè.

Michele Bonuccelli: Etna Palmeto Costanzo.

Sebastiano Becagli: Cabernet Sauvignon Romain di Rodaro o Vis Vitae di Giardini Ripadiversilia.

Valeria Palmiotto: Sannio Per’ ‘e Palummo.

 SCEGLI UN VINO PER: OSTRICHE

Alessandro Ceragioli: Chi dice Champagne sbaglia a parer mio, l’abbinamento ideale per me è un buonissimo Muscadet della Loira di Domaine de l’Ecu, Orthogneiss 2019, vino sapido ed elegante.

Andrea Baldaccini: Derthona Colli Tortonesi. Timorasso

Matteo Maccioni: Trento Doc Maso Martis dosaggio zero.

Melania Falcinelli: Riesling Mosel Steinbock, Dr.Fischer.

Michele Bonuccelli: Verdicchio Castelli di Jesi classico Superiore, Villa Bucci.

Sebastiano Becagli: Muscadet Granite, Domaine de l’Ecu.

Valeria Palmiotto: L’abbinamento perfetto: Muscadet Sèvre et Maine.

SCEGLI UN VINO PER: SALMONE AFFUMICATO

Alessandro Ceragioli: Il salmone affumicato lo abbino ad un Etna Bianco, le viti che crescono su suoli lavici riportano nel vino sentori iodati, idrocarburi e note fumé; Etna Bianco Mofete 2022 di Palmento Costanzo.

Andrea Baldaccini: Oltrepò Pavese metodo classico.

Matteo Maccioni: Chenin Blanc Saumur L’Insolite 2019 Domaine des Roches Neuves.

Melania Falcinelli: Etna Rosato, Rosato di Martinella, Vivera.

Michele Bonuccelli: Hérzu Langhe Riesling di Ettore Germano.

Sebastiano Becagli: Un Gewurztraminer o un Kerner di Kofererhof.

Valeria Palmiotto: Friuli Isonzo Sauvignon Blanc.

SCEGLI UN VINO PER: CATALANE DI ASTICI E ARAGOSTE

Alessandro Ceragioli: Per non coprire troppo la delicatezza dei crostacei opto per un vino minerale come un Blanc de Morgex e de la Salle 2022 di Ermes Pavese; vino molto minerale con sentori di pesca bianca e pompelmo che si addicono bene ai crostacei accompagnati da verdure crude.

Andrea Baldaccini: Cirò rosato.

Matteo Maccioni: Etna Bianco, A ‘Puddara 2021 Tenuta di Fessina.

Melania Falcinelli: Costa d’Amalfi, Furore bianco, Marisa Cuomo.

Michele Bonuccelli: Sciala, Vermentino di Gallura Superiore, Surrau.

Sebastiano Becagli: Soave Calvarino di Pieropan o Vermentino Tabarkino Bianco Isola dei Nuraghi.

Valeria Palmiotto: Uno Champagne Brut Vallée de la Marne a base di pinot meunier.

 SCEGLI UN VINO PER: PANDORO

Alessandro Ceragioli: Abbino un ottimo Moscato d’Asti 2022 di Paolo Saracco.

Andrea Baldaccini: Moscato d’Asti.

Matteo Maccioni: Recioto di Gambellara Spumante metodo classico.

Melania Falcinelli: Brachetto D’Acqui Runcus Aldonis, Antica Cascina San Rocco.

Michele Bonuccelli: Moscato D’Asti.

Sebastiano Becagli: Moscata, Moscato d’Asti in anfora, Mongioia.

Valeria Palmiotto: Recioto di Gambellara spumante.

SCEGLI UN VINO PER: PANETTONE

Alessandro Ceragioli: Un buon Picolit friulano di Falcon 2018 che riprende con i suoi sentori di frutta candita tutte le caratteristiche del panettone. La spalla acida poi permette di pulire bene la bocca dalla grassezza del dolce.

Andrea Baldaccini: Montecarlo Vin Santo.

Matteo Maccioni: Caluso Passito 2017, da vitigno Erbaluce di Caluso, Ferrando.

Melania Falcinelli: Riviera Ligure di Ponente Moscatello di Taggia vendemmia tardiva, Parodi.

Michele Bonuccelli: Moscato giallo passito Alto Adige.

Sebastiano Becagli: Cinqueterre Sciacchetrà Nessun Dorma o Torcolato di Maculan.

Valeria Palmiotto: Un grande classico: Asti Spumante.

FINITO IL CENONE DI SAN SILVESTRO, SONO LE DUE DI NOTTE, UN CALICE DI…

Alessandro Ceragioli: Whisky Caol Ila 21 anni  Single Malt abbinato ad un sigaro Antico Toscano.

Andrea Baldaccini: Dopo aver finito il cenone di San Silvestro non può mancare un calice di Riesling che con i suoi idrocarburi inebrianti mette la giusta carica per affrontare al meglio l’anno appena iniziato!

Matteo Maccioni: Non si può che chiudere con un grande distillato: Samaroli Islay Single Malt Scotch Whisky 1989 Edition 2016.

Melania Falcinelli: Champagne Veuve Clicquot.

Michele Bonuccelli: Dopo la maratona enogastronomica ci vuole una tisana e domani 100 km in bici!

Sebastiano Becagli: Nicola Gatta Metodo Classico Blanc de Blancs 50 Lune.

Valeria Palmiotto: …indubbiamente di Porto L.B.V.

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