QUALE RISTORANTE, TRATTORIA  O OSTERIA VINCERÀ IL PREMIO 2023?

LA FINALISSIMA A MARZO, MA NEL FRATTEMPO…

VOTATE, VOTATE, VOTATE!

Il sasso è stato lanciato nello stagno, oppure, se preferite, il tordello è stato gettato nell’acqua bollente: è partita da qualche giorno la coinvolgente, scherzosa e gustosa disfida del tordello.

Quale sarà il ristorante, la trattoria  o l’osteria che si aggiudicherà il premio assegnato ai “Migliori Tordelli della Versilia”?

Dopo la prima edizione dello scorso anno, torna puntuale nel mese di febbraio il contest “Il Tordello d’Oro”.

Ad aggiudicarselo, lo scorso anno, fu il ristorante di Camaiore “Caffè Centrale”, che riuscì a vincere la finale contro due avversari altrettanto titolati: Trattoria Beppino di Valdicastello e Ristorante Rina di Corsanico.

Ma vediamo, nel dettaglio, le tappe che quest’anno ci avvicineranno alla finalissima, in programma nel mese di marzo in una location molto prestigiosa che gli organizzatori tengono, al momento, gelosamente segreta.

IL TORDELLO VERSILIESE:

TRA RICETTE E STILI DIFFERENTI

Il tordello, in Versilia, è un’istituzione. Per molti una folle passione. Per altri pura religione.

Intanto, però, mettiamo bene in chiaro le cose a scanso di equivoci: non esiste una ricetta codificata dei Tordelli Versiliesi.

Sia le massaie dei tempi antichi, sia le trattorie o le osterie più famose, hanno sempre proposto differenti versioni.

L’IMPASTO

Partiamo intanto dall’impasto: in alcuni casi si apprezza un tordello dai bordi spessi di pasta, per un boccone rustico, sostanzioso. In altri casi, largo invece a sfoglie più sottili, delicate.

IL PIENO

Per non parlare del pieno! Ognuno ha la sua ricetta, che molto spesso resta gelosamente segreta. C’è chi abbonda con erbe e spaziature, chi le ignora totalmente privilegiando il gusto puro della carne, la quale può essere un misto di manzo e maiale, oppure solo manzo.

Poi c’è chi mette più formaggio, chi abbonda con mortadella, chi con il timo (da noi si dice peporino guai a chiamarlo timo!)

IL SUGO

Quando si parla di tordelli, in Versilia, si pensa subito al sugo di carne. Sugo-Tordello: un binomio imprescindibile. E non pensiate che il sugo sia un semplice comprimario di questa splendida ricetta, anzi, semmai, una spalla che può arricchire e valorizzare l’attore protagonista come, talvolta, peggiorarne la fruizione al palato.

I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE

La giuria della finalissima 2022 non ebbe alcun dubbio e decretò, proprio un anno fa, il vincitore della prima edizione pressoché all’unanimità: il ristorante Caffè Centrale di Camaiore, con gli splendidi, saporiti ed eleganti tordelli della chef e titolare Anna Luisi.

IL PREMIO del TORDELLO D’ORO

Gli autori della scultura in cartapesta del “Tordello d’Oro” sono Emanuele Morelli e Filippo Bertolucci, creativi e geniali titolari della bottega artistica Carta Colla e Fantasia di Lido di Camaiore.

LO SPIRITO DELL’INIZIATIVA E IL SUO SIGNIFICATO CULTURALE

Noi di Paspartu Mag, organizzatori del contest, che in forma anche un po’ goliardica ci siamo inventati questo bizzarro e partecipato duello all’ultimo boccone, lo diciamo subito a scanso di equivoci: impossibile decretare all’unanimità il miglior tordello in assoluto.

Troppe le varianti sul tema e, giustamente, troppi i gusti del pubblico che può preferirlo in un modo o nell’altro.

Ma la gara è gara, e come in tute le competizioni che si rispettino ci sono i finalisti e un vincitore.

Poi, il prossimo anno, come in quelli ancora a seguire, ci sarà modo di gustare e premiare altri splendidi tordelli, decretando ogni volta il “Miglior Tordello dell’Anno”.

Perché questa gara, in realtà, ha tanti vincitori, e sono tutti i cuochi, i ristoranti e le trattorie che realizzano ogni anno, con le proprie mani, questo piatto che ha un successo incredibile.

Dietro ad un semplice tordello ci sono profumi e storie antiche, ricette delle nonne, aneddoti di mangiatori folli, feste e cerimonie, tradizioni. Un vero mondo da scoprire, anche grazie alla nostra appassionante gara

Il prossimo marzo, dopo il più classico dei rulli di tamburo, durante la cena-sfida verrà decretato il vincitore della seconda edizione.

Ma, quello che più conterà in quella serata, che si preannuncia magica e al tempo stesso godereccia, sarà l’aver posto sotto i riflettori della ribalta questo piatto così rappresentativo di una precisa cultura, non solo gastronomica: quella versiliese.

Perché la cucina è cultura.

E noi, in Versilia, in fatto di cucina e di cultura, abbiamo molto da dire… e da gustare.