18 Dic HENRI: IL LUSSO NELLA SEMPLICITÀ
ELEGANZA, RAFFINATEZZA, GUSTO
DA HENRI PROSPERI NON È MAI SOLO UNA CENA,
MA UN’ESPERIENZA PARTICOLARE
L’ingresso, sulla parallela ai viali a mare di Viareggio, è già stiloso, un po’ alla francese, con le insegne nero e bordeaux di Henri Restaurant che fanno bella mostra di sé.
Di fronte al cancello suoniamo il piccolo campanello, ed Henri Prosperi ci accoglie subito con charme e sorrisi.
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La sala d’ingresso, con annesso guardaroba, già non lascia indifferente chi, come il sottoscritto, sa riconoscere al volo l’estrema importanza di certe etichette in bella vista.
E si resta stupiti, in effetti, a scorgere Petrus e Masseto nella cantina a vista, come tutta la linea di Dom Pérignon. Poi ancora i Krug di ogni genere, compreso il mitico Clos du Mesnil.
Visto il nostro eno-interesse, Henri ci mostra subito una sei litri di Sassicaia, al mondo solo 135 esemplari numerati, la sua è la numero 134.
E di Sassicaia, di quella annata ci sono nel mondo solo 135 esemplari numerati, Ornellaia, Tignanello, Gaja e altri big, qua si trova una collezione spaventosa.
Lasciato il soprabito, ci dirigiamo verso la sala principale, una chicca di eleganza, con comode poltroncine color oro, tavoli dalle curate mise en place con le ‘meninas’, piccole sculture, pezzi unici fatti a mano, a conferire un tocco magico.
Alle pareti si alternano tendaggi di un rosso caldo a linee più contemporanee, con anche l’esposizione del celebre Marco Michelini, in arte Myfo, e la sua pop-art a impreziosire le pareti.
Ma il vero scrigno incantato è nella preziosa saletta dove si staglia il nostro bel tavolo, quello proprio di fronte alla cucina a vista.
Proprio in questo incantevole ambiente gusteremo la nostra cena che – come ci tiene a sottolineare con enfasi il ristoratore – “non deve essere solo e semplicemente ‘cena’, ma, semmai, un’esperienza”.
“Io vorrei tanto che chi ci sceglie – prosegue – venga proprio per questa nostra peculiarità, quella di offrire al nostro ospite un’esperienza davvero particolare”.
Henri Prosperi, d’altro canto, di esperienza ne ha da vendere.
A partire dai suoi inizi, quando giovanissimo ha lavorato in sala da Lorenzo a Forte (per ben 10 anni), Bistrot (4), prima di aprire più tardi il proprio ristorante: anche quello si chiamava Henri, e nel 2008 gli valse anche la pregiata Stella Michelin.
Poi il professionista, nato in Lussemburgo da famiglia italiana, apre altri locali e lavora per un periodo anche all’estero, in Russia, States e Germania.
Fino a quando, poco più di 5 anni fa, decide di nuovo di aprirsi il suo “Henri”, partendo da un caposaldo per lui fondamentale: la famiglia.
Con la inseparabile moglie Monica, che da sempre lo segue e che si occupa della sala, e con l’amata figlia Serena ai fornelli, inizia con un locale semplice, qualche tapas e ottimi vini.
Poi, nel corso di questi anni, anche con l’ingresso dello chef nonché genero di Henri, Simone Di Scalzo, il locale cresce lentamente ma anche notevolmente, così come la sua affezionata clientela, ed oggi si può sicuramente asserire che Henri è un locale davvero ben frequentato e di gran successo.
“La sua anima – ci spiega ancora Prosperi – è nell’eleganza della semplicità, quella tanto apprezzata semplicità che diventa però vero lusso quando al cliente fai trascorre un momento di pura piacevolezza”.
Unita a raffinatezza, attenzione ai particolari e ad una serie interminabile di ricette e coccole che, anche a noi, in un freddo giovedì di dicembre, hanno scaldato il cuore. Tornando a casa felici e contenti come non mai.
LA NOSTRA ESPERIENZA
I DUE AMUSE-BOUCHE
Lisca al forno aromatizzata al salmone con mousse di cernia e sferificazione allo spritz.
Bottone di patata soffiata, fonduta di pecorino romano
L’UOVO, FONDUTA DI PARMIGIANO E TARTUFO
Uovo di gallina bio allevata all’aperto cotto a bassa temperatura, fonduta di parmigiano 24 mesi aromatizzato al tartufo scorzone nero e grattata di tartufo bianco di San Miniato.
PACIFICO
Salmone scottato in doppia cottura, cialda a forma di lisca con uvetta e granella di pinoli tostati, crema finocchio e champagne, scarola liquida.
RISO, FORMAGGIO E PERE
Riso mantecato al Gorgonzola, cacao amaro, coulis di pera e pera essiccata
PICCIONE IN DUE COTTURE
Il petto è piastrato. Con la coscia viene fatto un bon bon che viene fritto. Crema di verza, fondo di piccione e fungo cardoncello piastrato.
PERA CASTAGNE E CHIANTI
Pera infusa nel Chianti, crumble di farina di castagne, riduzione di vino e mousse al cioccolato.
PICCOLA PASTICCERIA E CIOCCOLATO VALRHONA
Cantucci di Prato al fondente, croccante, meringa all’italiana flambé.
Cioccolatini Valrhona
I VINI DELLA NOSTRA CENA
IL SERVIZIO DEL RUM
Henri aromatizza i bicchieri con sigaro toscano alla vaniglia tramite un apposito strumento, prima di versarvi il rum Barcelò Imperial Onyx.
Foto Giulio Paladini
L’AMBIENTAZIONE
Fascino, atmosfere e relax.
IL SERVIZIO
Henri è un vero padrone di casa, un puro fuoriclasse della sala. In modo garbato e al tempo stesso semplice e confidenziale, mette a proprio agio i suoi ospiti che si rilassano perché i toni sono sempre affabili e non certo rigidi e ingessati.
LA CARTA DEI VINI
Sono 1.200 le etichette in carta, con il top dall’Italia e dalla Francia. Una carta monumentale che solo pochi locali in tutta la penisola possono vantare.
LA CURIOSITÀ 1
Henri ha appena riaperto, dopo circa un mese di ferie, con una succosa novità: la nuovissima cucina, rigorosamente a vista, disegnata negli spazi da Arredo Grossi, dei fratelli Giulio e Gianni Grossi. Versatile, funzionale, pratica e soprattutto bellissima.
LA CURIOSITÀ 2
Proprio a fianco della cucina fa bella mostra di sé la nuova vetrina refrigerata, dove diversi tagli di bistecca vengono lasciati a maturare. Perché oltre al pesce anche la carne qui ha un suo successo.
I DUE PIATTI SIGNATURE
Due sono i piatti che non si possono togliere dalla carta. Il “Marchesi”, risotto allo zafferano, scampi tostati al Grand Marnier
e oro 24 carati. Il “Rossini”, filetto di manzo Chateaubriand, scaloppa di foie gras, ristretto di salsa Madera, tartufo di stagione.
I MENU DEGUSTAZIONE
Oltre che andare alla carta, ecco i vari menu degustazione.
“Scoprire”, 3 portate: 80 euro (con 2 vini a degustazione 110).
“Sensazione”, 5 portate: 130 (con 3 vini a degustazione 170).
“Sapori”: 7 portate: 180 (con 4 vini a degustazione 230).
“Itinerario”, 9 portate: 240 (con 6 vini a degustazione 300).
“Tartufo Bianco”: 5 portate 250 (con 3 vini a degustazione 330).
VALE IL VIAGGIO
Per una cucina fatta di materie prime, spesso rare. Per una cantina dove le più importanti etichette nazionali e internazionali non mancano. Per la maestria da vero padrone di casa di
Henri Prosperi che fa sentire profondamente importante la sosta alle sue eleganti tavole.
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