VINO CALDO? LO BEVA LEI!

IMPERVERSA SEMPRE DI PIÙ, ANCHE NEI LOCALI DELLA NOSTRA VERSILIA, IL FENOMENO DEL VINO SERVITO A TEMPERATURE IMPROBABILI

BIANCHI E BOLLE APPENA FRESCHI, VINI ROSSI DALLO SCAFFALE

E SECCHIELLI CON UN DITO DI GHIACCIO

Cari amici ristoratori, camerieri, sommelier, baristi, è arrivato il momento di dire basta: il vino caldo è cattivo!

Sempre più spesso, quando mi trovo al tavolo di un bar o di un ristorante, mi capita di vedermi servito un vino ad una temperatura troppo elevata.

E se in inverno il fenomeno è già di per sé altamente sbagliato (sì, anche in inverno perché nella sala in cui ci troviamo la temperatura ambiente è decisamente non bassa!), in estate, con queste serate equatoriali, la cosa diventa insopportabile, odiosa, sfacciatamente sbagliata e indifendibile.

A chi mi serve il vino per l’assaggio, già, proprio il tipo che anche un po’ sbrigativo mi chiede con la classica frasina mandata a memoria “va bene? posso servire?”, ecco, proprio a lui, vorrei rispondere questo:

“Ma se tu scegli una sera per andare a cena fuori, magari per festeggiare o comunque per stare bene, e ti fanno bere un Franciacorta da 40 euro caldo o un rosso servito a 25 gradi, sei felice???”

Poi, e qui viene il bello, se fai presente che no, questa bottiglia è troppo calda, sempre il solito tipo con fare deciso ti risponderà  Non si preoccupi, le porto subito il secchiello con il ghiaccio!”. Che solitamente arriva, quando va bene, dopo una quindicina di minuti. E intanto arrivano sul tavolo i piatti…

Ma non finisce qui! Avete presente il secchiello? Ecco, il più delle volte ve lo riempiono così poco che la bottiglia ne riceve i benefici effetti refrigeranti solo al suo culo, sì, sto parlando del culo della bottiglia non è una parolaccia.

Avremo così un bel vino caliente col culo ghiacciato. Che bello.

Capitolo a parte merita il vino rosso. Quando chiedete un secchiello per il rosso vi guardano tutti sbalorditi, con quella classica espressione di chi pensa “madonna che cliente palloso che mi è capitato stasera!”.

In realtà il vino rosso va servito, e mantenuto, ad una temperatura che oscilla, a seconda della tipologia, dai 15 ai 18 gradi.

E allora perché mai lo dovrei bere caldo?

Per favore, cari lettori, chiedete sempre il secchiello anche per il rosso, è un vostro legittimo diritto.

Chiudo a questo punto suggerendo i rimedi per i gestori di bar e ristoranti, rimedi che poi sono di una semplicità assoluta, di una  logica lapalissiana:

– dotarsi di cantine e frigoriferi

– dotarsi di ghiaccio e di secchielli

– dotarsi di rapid ice per bottiglie (sì, avete capito, quelli che sembrano un profilattico)

– dotarsi (ed è la più importante) di conoscenza sulle temperature a cui va servito un vino

Finisco con un plauso, mi sembra giusto, per tutti i ristoratori o camerieri che invece prestano attenzione alla temperatura di servizio. A loro va il mio più sentito grazie. Ed è nei loro locali, che d’ora in poi, andrò a spendere un’infinità di soldi per godermi le mie bottiglie servite come si deve.

foto quattrocalici.it
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