I VINI CARNALI DI ROCCO TOSCANI

SIAMO STATI DAL FIGLIO DEL GRANDE FOTOGRAFO OLIVIERO E ABBIAMO SCOPERTO VINI, ANIMALI E PAESAGGI

ROCCO, VIGNAIOLO DA POCHI ANNI, CI HA TRASMESSO IL SUO AMORE PER LA VIGNA E PER I VINI CHE HA IN MENTE DI FARE

VINI CHE SICURAMENTE IN FUTURO… SPICCHERANNO IL VOLO COME FANNO I SUOI COLOMBI VIAGGIATORI

Passione, entusiasmo e determinazione: se ascolti Rocco Toscani mentre parla delle sue vigne, del suo vino, ma anche dei suoi maiali di cinta o dei duecento colombi viaggiatori che cura come bambini nella sua tenuta, vieni come investito da un tir.

Già, perché in modo semplice e deciso, senza inutili proclami, giri di parole o saccenterie di sorta, lo vedi felice come un bambino quando orgoglioso ti spiega del proprio lavoro di campagna.

Lui, figlio del grande fotografo Oliviero Toscani e nipote dell’altrettanto grande fotoreporter Fedele Toscani, si è calato in questa realtà quasi per caso.

Tutto nacque da un viaggio a Bordeaux di diversi anni fa. Il padre Oliviero già da tempo produceva vino ed un giorno chiese a Rocco di accompagnarlo alla famosa fiera internazionale francese per dargli una mano con il trasporto delle sue bottiglie.

Il viaggio non andò molto bene – ci racconta Rocco –  per il rapporto non ottimo tra loro due, ma fu un’esperienza indimenticabile perché da quel momento il più giovane dei due Toscani cominciò a conoscere un mondo, quello del vino, che fino ad allora aveva appena sfiorato.

Ed oggi? Rocco ci risponde che, dopo aver lavorato anche lui nel campo della comunicazione per diverso tempo, è veramente contento di fare, ormai da 6 anni, il vignaiolo.

E di farlo a suo modo, con le sue idee.

Così, quando ci racconta tutto questo, ci contagia per la sua voglia di fare, bene, con umile dedizione, il ‘suo’ vino.

I nostri assaggi (ai quali mancava solo il bianco Vedomare), che troverete di seguito, daranno proprio l’idea di un percorso in divenire, con ancora ampi margini di miglioramento. Percorso che comunque, con il tocco di Rocco, è già partito con il giusto piede.

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IL NOSTRO INCONTRO CON ROCCO TOSCANI

Rocco, cosa vorresti dalle tue bottiglie

Frutta e allegria. Non di certo muscolo, serietà e introspezione. Voglio un vino non cerebrale ma carnale. Il vino è la cosa che più si avvicina al sesso.

Dunque preferisco un sorso, tra virgolette, “semplice”. Come un amico a cena.

Cosa intendi con l’amico a cena

A cena si parla, ci si ascolta, ci si scambia battute con un amico, la conversazione è leggera, semplice, rapida. Ecco, il mio vino deve essere così. Non tutti al mondo sono sommelier o intenditori. Mi piace che il mio vino sia per tutti.

– Tuo padre Oliviero fa il vino qua da tantissimi anni. Da quando, invece,  possiamo dire che è iniziato il tuo ciclo all’interno dell’azienda di famiglia, la Oliviero Toscani

Beh, diciamo che la prima vendemmia che ho seguito sin dall’inizio è la 2015. Sono stato fortunato, sono partito con un’ottima annata.

Ma tu cosa fai qua in azienda.

Di tutto. Ed amo soprattutto la vigna, stare in vigna, poto, raccolgo, sto attento a tutto quello che succede ai miei filari, per tutto l’anno. Il vino poi racconterà nel bicchiere tutto quello che fai per lui. Il vino è una forma d’arte.

Un po’ come la fotografia?

Come qualsiasi arte, certo, anche la fotografia. Se fai una bella foto non devi mettere sotto la spiegazione, parla lei già da sé. Ecco, il vino è la stessa cosa. Io che provengo dal mondo della comunicazione ti dico che col vino, in realtà, non servono le parole, deve essere lui a raccontarsi da solo.

E allora cosa devi fare per ottenere un vino così

Devo sapere, conoscere, studiare, assaggiare, capire, mettermi in gioco, criticarmi, criticare anche gli altri sapendo però cosa dico. Vedi, il vino non puoi farlo solo con i tecnici, anche se ovviamente sono importanti. Il vino è un figlio e devi starci dietro.

Ma com’era l’azienda Oliviero Toscani prima che tu arrivassi

Mio padre piantò le vigne 60 anni fa. Poi nel tempo ha realizzato un suo progetto di vino, con un suo approccio. Però io dico che puoi fare il vignaiolo in due modi.

Quali

Sei proprietario e deleghi, un po’ come faceva mio padre. Oppure sei proprietario e lo segui. Ecco, adesso qua il progetto è cambiato un po’ in quel senso, voglio dare un’interpretazione mia. Il vino deve avere un’anima per essere credibile.

E il vino di questa azienda com’era prima del tuo arrivo

Io mi sono trovato un prodotto fatto con tutti i crismi. Pochi giorni fa abbiamo stappato bottiglie molto vecchie che erano valide, buone, anche se con uno stile  diverso dal mio. Ecco, io oggi cerco invece una interpretazione mia. Sai dove vedrei bene le mie bottiglie?

Dove

Dove vado io. Non necessariamente nei ristoranti stellati, senza nulla togliere loro, ma in locali semplici, dove magari viene suonata buona musica…

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I NOSTRI ASSAGGI

LOLÍ 2019

Rosato frizzante da metodo ancestrale

Uve: Syrah 100%

Annata: 2019

Prezzo sullo scaffale: 16/18 euro

Vinificazione: vendemmia precoce e fermentazione alcolica in acciaio inox, rifermentazione in bottiglia secondo il metodo ancestrale.

Giudizio: sferzante acidità che invita a ribere. Ma soprattutto una sorprendente persistenza, a anche una certa complessità. Un ancestrale fatto davvero molto bene.

Punti: 86

‘iTOSCANI’

Uve: Syrah e Teroldego

Annata: 2018

Prezzo sullo scaffale: 14/18 euro

Vinificazione: Fermentazione alcolica in acciaio in vasche separate. Il Teroldego subisce una breve macerazione prima di essere unito al Syrah.

Affinamento: 6 mesi in vasche d’acciaio e 6 mesi in bottiglia.

Giudizio: un vino che piace a tutti per la sua beva non impegnativa, diretta. Un filo di amarognolo (del Teroldego) da domare, ma Rocco ci sta già lavorando.

Punti: 88

VEDOMARE ROSSO

Uve: Syrah

Annata: 2018

Prezzo sullo scaffale: circa 18/20 euro

Vinificazione: Fermentazione alcolica in acciaio con aggiunta di circa un 6% di greco (uva a bacca bianca) in fermentazione.

Affinamento: 6 mesi in vasche d’acciaio e 12 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia.

Giudizio: naso suadente, femminile. In bocca conquista la sua  croccantezza, con preziosi tannini levigati ed un frutto che mi riporta al carattere di certi vini del sud del Rodano. Non lunghissimo. Ma chissenefrega, ne potrei bere a damigiane.

Punti: 90

LUMEO 2017

Uve: Syrah

Annata: 2017

Prezzo sullo scaffale: 32/35 euro

Vinificazione: Fermentazione in anfore di cocciopesto (e aggiunta di un 8/10% di greco in fermentazione) con sei mesi di  macerazione sulle bucce.

Affinamento: 6 mesi in anfore di cocciopesto, un anno di bottiglia

Giudizio: più complesso e persistente del syrah che lo ha preceduto. Senz’altro una beva più impegnativa e potente, seppur elegante, con un pelo di morbidezza da riequilibrare. Nel Vedomare c’era frutta rossa croccante, nel Lumeo frutta rossa matura. Vino vellutato.

Punti: 91

VIENI VIA CON ME

Uve: Cabernet Franc

Annata: 2017

Prezzo sullo scaffale: 32/35 euro

Vinificazione: Macerazione per circa 20 giorni e fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata.

Affinamento: 12 mesi tonneau di rovere francese a doghe doppie e 12 mesi in bottiglia

Giudizio: un cabernet franc che sorprende per il suo essere elegantemente esile e sottile (e con tannini finissimi), non certo irruente, concentrato e scomposto. Anche in questo caso troviamo eleganza, con il legno usato e dosato con grande abilità. Il risultato finale? Vino della giornata.

Punti: 92

O.T.

Uve: Syrah 50%, Cabernet Franc 35%, Petit Verdot 15%

Annata: 2015

Prezzo sullo scaffale: 25 euro

Vinificazione: Fermentazione alcolica in acciaio.

Affinamento: 12 mesi in botti di rovere e 3 anni in bottiglia.

Giudizio: annata fortunata che riempie il calice di uno spettro ampio di profumi:  frutti di bosco maturi, pepe, cacao, liquirizia, spezie, cuoio. La bocca è possente (anche qui tannini setosi). Sarei curioso di riassaggiarlo tra qualche anno quando la potenza sarà domata e il vino ancor più preciso ed equilibrato. Il vino più complesso della giornata, non il più elegante.

Punti: 90

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LA CURIOSITÀ: I COLOMBI VIAGGIATORI

Rocco alleva con amore più di 200 colombi viaggiatori, ottenendo da loro egregi risultati in importanti gare internazionali. Come noto, questi volatili posseggono una incredibile abilità nel ritrovare la strada di casa percorrendo distanze anche molto lunghe.

Rocco, per allenarli, li porta lontano, anche a più di cento chilometri, ma sa già che li ritroverà tutti, nel giro di breve, a casa.

Il colombo viaggiatore ha infatti un innato senso di orientamento che gli permette di tornare al proprio nido sfruttando il fenomeno della magnetoricezione. 

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LA TENUTA

Oliviero Toscani e la sua famiglia sono proprietari dal 1968 di questa bellissima tenuta sulle colline metallifere di Casale Marittimo, a pochi chilometri da Bolgheri. 160 ettari tra boschi, vigneti, uliveti e seminativi.

Oggi il figlio Rocco vi alleva maiali di cinta senese (grandissimi salumi!), cavalli, colombi viaggiatori, galli e galline di varie razze e, soprattutto, coltiva la vite e produce vino.

Davvero suggestivo il vigneto disposto ad anfiteatro di circa 12 ettari, con un splendida visuale sul vicino Mar Tirreno.

Gli enologi sono Attilio Pagli e Valentino Ciarla.

Disponibili per turismo anche piccole casette, in sasso e in stile toscano, integrate nel verde della collina: per fughe romantiche o vacanze a contatto con la natura.

AZIENDA AGRICOLA TOSCANI

Via Pereta 9, Podere Campigallo – Casale Marittimo (Pisa)

2 Commenti
  • Francesco Gabbrielli
    Pubblicato alle 21:23h, 12 Maggio Rispondi

    Bellissima realtà pisana.. vinicola e non solo…complimenti

  • Giorgio
    Pubblicato alle 12:18h, 13 Maggio Rispondi

    Ammiro Rocco per le sue capacità di trasformare i sogni in realtà, se ami la vigna e la terra avrai sicuramente un grande futuro

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