UN PRANZO-RELAX NELLA CAMPAGNA DI BOLGHERI

ALLA LOCANDA DELL’AIONCINO LA SEMPLICITÀ DI UNA RAFFINATA OSTERIA

Se il vostro obbiettivo goloso-godurioso di fine-estate sono un pranzo o una cena ‘en plein air’, nel verde e nel silenzio dell’aperta campagna, nella semplice e verace toscanità, ma al tempo stesso nella cura del buono e del bello, ecco l’indirizzo giusto: Bibbona, Locanda dell’Aioncino.

Ci troviamo lungo la strada del vino a 3 km da Bolgheri, nella campagna toscana incorniciata da vigne e dolci colline.

IL NOSTRO ARRIVO

Ad accoglierci un grande e pettinato prato verde, su cui poggiano per magia tavoli e sedie riparate  da bianchi tendaggi a forma di vela. Nella struttura principale, un tipico casolare (che funge da b&b), conosciamo i due giovani addetti alla sala che, con una grande dose di simpatica spontaneità unita a professionalità, ci condurranno allegramente a spasso tra piatti e vini del territorio.

IL RELAX

Ci mettiamo seduti, nel silenzio. Che pace. Momenti di puro relax. Quando mi trovo in posti del genere mi dico sempre che se poi si mangiasse e bevesse bene, sarebbero davvero perfetti. E infatti…

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IL NOSTRO PRANZO

Antipasto: prosciutto di suino nero dei Nebrodi, fiocchetto di cantina, bis di crostini

Sfizioso. Di gran fattura i due salumi.

Mezze maniche dell’Aioncino: scalogno, lardo, pecorino e pomodorini confit

Si direbbe quasi un ‘piatto contadino’ (reinterpretato però con le tecniche dei giorni nostri) vista la gamma di sapori ‘strong’ presenti: il pecorino, il lardo, il pepe, lo scalogno. Piatto non elegante, ma che bello percepire forti  emozioni gustative.

1 MUGOLIO

Paccheri ripieni di galletto al sentore di liquirizia con porri in due consistenze, datterini gialli  e pinoli

Anche questo piatto denota il coraggio dello chef che ama osare. Salsa monumentale, la liquirizia conferisce piacevoli amarezze. Sapori e croccantezze del porro. Datterini splendidi. Tanti strumenti musicali  in una sinfonia armonica.

2 MUGOLII

Coppa di maialino di cinta senese cotta a bassa temperatura su cipolline in agrodolce, maionese di soia

Non male la maionese, questo piatto, pur succulento e piacione, ci è sembrato un poco meno in linea con il resto.

Suprema di piccione su tris di creme

Interssante il gioco delle creme ma soprattutto colpisce la materia prima (il piccione) e la sua cottura perfetta

Petto d’anatra all’arancia con scaglie di cioccolato puro al 100%

Davvero notevole questa versione di un ‘classico’, con il cacao a chiudere il cerchio del gusto. Cotture e salse perfette.

2 MUGOLII

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I VINI

Oltre all’ottimo cibo oggi abbiamo anche bevuto davvero bene (cosa assolutamente non scontata in osteria ma nemmeno al ristorante!).

CAVALLERI PAS DOSÉ 2015

Un Franciacorta, quello di Cavalleri, che piace molto agli intenditori. A noi il giusto. Da uve chardonnay, il perlage non ci convince appieno  così come la persistenza. Comunque un prodotto fatto bene, che magari si rivelerà sorprendente dopo un anno di bottiglia.

punti 87

57022 – BOLGHERI LE CROCINE

Lo ammetto: tranne i ‘grandi’ e pochissimi altri non sono un amante dei “vinoni” di Bolgheri. Ma quando un prodotto è fatto così bene mi compiaccio: questo cabernet sauvignon in purezza che ha il nome del CAP di Bolgheri colpisce per il suo essere terragno, e soprattutto per l’equilibrio che riesce miracolosamente ad ottenere (grazie ad acidità e tannini levigati) nonostante i ben 15 gradi che tuttavia non si avvertono. Cabernet varietale (peperone a iosa) rispecchia il terroir. Rapporto qualità prezzo eccezionale (in carta ad appena 30 euro).

punti 87

CUVÉE EVA 2018 – TOSCANA ROSSO LE CROCINE

Ce lo hanno servito (ed offerto) a sorpresa, giusto un bicchiere. Cabernet ma stavolta Franc. Più elegante del fratellino. Vino di razza. Che vorremo ribere al più presto perché ci ha emozionato. Anche qui prezzo interessante (35 in carta).

punti 88

ORO DI CAIAROSSA – CAIAROSSA

Da uve petit-manseng (tipiche del sud-ovest francese), si tratta non di un passito ma di una vendemmia tardiva (di solito fine ottobre). Ha pulizia, acidità e tutti i connotati e l’eleganza di un vino dolce francese. In questo caso ci sta bene “chapeau!”.

punti 89

L’AMBIENTAZIONE

Pranzare nel grande prato è stato rilassante. Immaginiamo che a sera (anche nella pergola vicino al casale) sarà ancora più magico. In inverno salette molto curate.

IL SERVIZIO

Due giovani camerieri, Luigi Ilardo e Alberto Mangoni, con il culto del sorriso e dell’allegria: molti professionisti della sala, chissà come mai sempre seriosi, dovrebbero imparare da loro.

LA CARTA DEI VINI

Selezione intelligente. Bolgheri sugli scudi. Ricarichi giusti.

LA CURIOSITÀ

Si mangia all’interno di un piccolo B&B (appena 4 camere). Il locale è aperto tutto l’anno. L’attuale giovane (e coraggioso) cuoco di origine albanese si chiama Benjamin Smoqi.

PREZZO MEDIO CENA

40/45 euro (bevande incluse)

VALE IL VIAGGIO

La sobria eleganza di una campagna in veste raffinata. Il relax.

NEI DINTORNI C’È DA VEDERE

Il piccolo paese di Bolgheri, mondano e vippaiolo, vale la pena per un aperitivo o per far due passi dopocena. Tante aziende vinicole.

I PIATTI MUGOLIO

Paccheri ripieni di Galletto 2 MUGOLII

Anatra all’arancia 2 MUGOLII

– Mezze Maniche dell’Aioncino 1 MUGOLIO

 

LEGENDA

1 MUGOLIO boccone che una volta messo in bocca provoca 1 mugolio

2 MUGOLII boccone che una volta messo in bocca provoca 2 mugolii

3 MUGOLII  boccone che una volta messo in bocca provoca 3 mugolii

Locanda dell’Aioncino

Bibbona (Livorno)

Via Bolgherese, 81

345 3361470

locandadellaioncino.it

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