INNAMORATI DI GIGLIOLA

A LUCCA UN’OSTERIA CONTEMPORANEA PIENA DI COSE BUONE, DA MANGIARE E DA BERE

E DALLA FORMULA ALLEGRA, SVAGATA E DIVERTENTE

Lucca, centro storico, una viuzza tranquilla, defilata dal chiasso. Sul marciapiede e sulla strada un folto drappello di piccoli tavoli per la bella stagione, mentre all’interno un’unica sala, oltre al tavolo privé nella cantina al primo piano.

Poi il banco della gastronomia, e una finestra sulla cucina a vista.

CI SIAMO DI NUOVO TORNATI

È una calda sera di metà settembre quando mi siedo al Gigliola di Lucca. Lo confesso: mi piace tornare spesso sul luogo del delitto, dove per delitto intendo cena memorabile. Già, perché in questa insolita gastronomia-panetteria con cucina, una sorta di osteria contemporanea, sono già convenuto diverse volte. Anzi, direi tante. Stando sempre da dio.

Forse, se abitassi a Lucca, credo che verrei quasi ogni sera.

CLIENTELA VARIEGATA

La clientela è variegata. Gruppi di ragazze allegre a far festa, tante coppie non necessariamente in cerca di intimità, cultori del vino, ristoratori nelle sere libere dal lavoro. Insomma, gente che si vuol divertire al tavolo senza troppe smancerie e ingessature che taluni ristoranti ti propongono.

LA FORMULA VINCENTE

Troppo carina, svagata e variegata la formula, davvero vincente. Sì, perché a seconda del tuo umore o portafoglio puoi prendere due calici e un piattino, per poi magari farti tentare ancora da un altro calice e da un altro piattino… e fermandoti a quel punto. Oppure, come succede sempre a me, lasciare andare i freni inibitori per proseguire e cenare e bere all’insegna della  goduria pura.

COME I PINTXOS-BAR

Il concept di Gigliola, in qualche modo, ricorda un po’ i tapas-bar iberici, ancor più i pintxos-bar baschi. Si può davvero scegliere se mangiare nulla, poco o tanto. Se andare al calice o a bottiglia. Ma quando entri sai sempre che troverai cose buonissime da gustare.

CUCINA TRASVERSALE

E poi c’è la cucina, un po’ italiana un po’ orientale, un po’ lucchese un po’ internazionale. Ed ogni piccolo piatto, ve lo garantisco, è un piccolo capolavoro, magari da mettere al centro ‘para compartir’ come direbbero, appunto, in Spagna. Ci sono piatti “Dal Forno” (tutto panificato in casa), come i crostoni, la pizza rossa in teglia, grill sandwich, pita o focaccine. Poi il “Dalla Gastronomia” o i “Salumi” con acciughe, alici, formaggi e affettati di livello. Ma è dalla lista “Piatti” (una quindicina) che troverete le grandi chicche. Ogni volta prendo sempre la Montanara (pizza fritta alla napoletana è deliziosa!), i ravioli cinesi (maiale nel pieno) al vapore con la salsa di soia e il pollo fritto thai. Ma, vi garantisco, qualsiasi piatto scegliate (e qua cambiano di continuo) saprà stupirvi.

IL VINO NATURALE ALTRO PROTAGONISTA

Per chi ama il vino biologico e biodinamico trova qua una scelta davvero vasta e variegata, frutto di tanta competenza in materia. Ovviamente non mancano anche champagne e vini convenzionali, ci mancherebbe. Ma è nel pianeta bio che ci si toglie tante soddisfazioni, scoprendo tante chicche ai più sconosciute. Molto curata anche la proposta al bicchiere, tra ‘bolle’, rosati, bianchi e rossi molto interessanti, circa una decina, a soli 5 euro al calice.

Ecco, ogni volta, anche a bere, mi diverto tantissimo alla scoperta di questi micro-produttori. Non manca infine anche una selezione di vermut e cocktail.

LA NOSTRA CENA

BUCCELLATO, FORMAGGIO DI CAPRA, PESCHE E POMODORI

Pane con uvette a richiamare il gusto del dolce lucchese per antonomasia. Pesche, cacio e pomodori giocano a contrapporsi. Divertente.

TARTARE DI MANZO

Tartare di eccellente manzo, salsa tartara. E sesamo a conferire croccantezza.

MONTANARA

Eccellente: pizza fritta alla napoletana con salsa di pomodoro e parmigiano

RAVIOLI CINESI

Al vapore, il pieno è di maiale, salsa di soia.

POLLO FRITTO THAI

Pollo marinato in salsa di soia e spezie. Pastella classica con un tocco di maizena per la croccantezza. La salsa di soia è buonissima: fatta andare a lungo sul fuoco si tratta quasi di un fondo. I ravioli vengono appoggiati sul pack-choi (cavolo cinese) marinato in aceto.

IL VINO DELLA NOSTRA SERATA

VOLTUMNA 2019 – MARCELLO COLFONDO

Dal Mugello, Sangiovese (vinificato in bianco) e Pinot Grigio rifermentano assieme in bottiglia sui lieviti. Solo 3133 bottiglie prodotte. Aspro al naso, in bocca la solita asprezza (maggiormente mitigata) prosegue con piacevolezza con i sentori di frutta leggermente acerba. Sapidità importante, anche buona persistenza. Ma ciò che conquista è il sorso allegro, croccante, con la sua lieve nota frizzante. Prezzo molto interessante. Siamo tornati a casa con una bottiglia in mano (acquistata) da stapparci a casa al più presto.

OLTRE AL GIGLIO… GIGLIOLA

GIGLIOLA nasce, se così si può dire, da una costola del GIGLIO, il ristorante stellato nella omonima piazza gestito e diretto dai tre giovani chef Stefano Terigi, Benedetto Rullo e Lorenzo Stefanini. Aperto ad inizio 2020, un po’ negozio un po’ bistrot, con  tanto di laboratorio di panificazione a vista, il Gigliola è aperto a pranzo e a cena tranne il martedì.

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foto Giulio Paladini

GIGLIOLA

Gastronomia, Pane e Vino

Lucca – Corso Garibaldi, 17

www.gigliolalucca.com

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