I FINALISTI DEL TORDELLO D’ORO 2024: IL VIGNACCIO

PRESENTIAMO IL TERZO DEI TRE FINALISTI DEL CONTEST GASTRONOMICO

IN ATTESA DELLA

CENA-EVENTO

CON LA PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE

Siamo ormai a pochissime ore dall’attesa finalissima della gara gastronomica “Il Tordello d’Oro 2024”,

e, dopo aver presentato i primi due finalisti, completiamo il tutto grazie alla conoscenza anche della terza ‘nomination’, il terzo candidato alla vittoria del “miglior tordello della Versilia”: si tratta dell’Osteria Il Vignaccio di Santa Lucia che martedì 19 marzo giocherà la sua finale all’interno delle ‘mura amiche’, anche se poi sarà comunque una giuria tecnica a decretare il vincitore e dunque sarà ininfluente il cosiddetto ‘fattore campo’.

Il Vignaccio, meta gastronomica conosciutissima e molto frequentata oramai da anni, si è aggiudicato l’ingresso in finale grazie alla vittoria del sondaggio popolare su Facebook che garantiva, appunto, un posto alla finalissima.

Andiamo allora alla scoperta di qualche curiosità sul loro gustoso tordello grazie al botta e risposta con il titolare dell’osteria, Umberto Olivieri.

L’IDENTIKIT DEI TORDELLI

DI

OSTERIA IL VIGNACCIO

DI SANTA LUCIA

RISPONDE UMBERTO OLIVIERI

NOME DEL LOCALE

Osteria IL VIGNACCIO

 

LUOGO

Santa Lucia – Camaiore

 

NOME DEL PIATTO

Tordelli di Santa Lucia

 

DATA DI NASCITA DELLA RICETTA

Siamo partiti volutamente dalla ricetta storica dei tordelli che si facevano al Vignaccio negli anni ’80 (e un po’ i nostri tordelli di oggi li ricordano) ma la abbiamo reinterpretata grazie all’apporto del nostro chef Stefano Matteucci.

 

NOME DELL’INVENTORE DELLA RICETTA

Stefano Matteucci.

CHI FA I TORDELLI E IL SUGO

Stefano Matteucci, con l’apporto, nella parte finale della realizzazione della pasta, di Elsuida, una ragazza che vive proprio qui a Santa Lucia.

 

LA PASTA

Secondo noi i veri protagonisti sono il pieno e il sugo, quindi la pasta deve essere la meno invasiva possibile per dare importanza a quello che ha dentro e a quello che ha intorno.

 

IL PIENO

Tre carni: vitello, manzo e maiale. Grana. mortadella, un po’ di bietola. E peporino, cui teniamo tanto.

 

IL SUGO

Un classico ragù toscano, bello pomodoroso, con macinato misto scelto.

 

METTERESTI IL FORMAGGIO SUL PIATTO SERVITO?

Io ce lo metto sempre. Ma ai clienti lo serviamo a parte.

IL PIÚ GRANDE MANGIATORE DI TORDELLI VOSTRO CLIENTE

La prima assaggiatrice dei tordelli di Stefano è stata Veronica, la primogenita delle mie tre figlie. All’epoca aveva poco più di due anni e lei, che mangiava davvero poco, finì rapidamente una porzione da adulto.

 

CLIENTI FAMOSI CHE HANNO APPREZZATO I VOSTRI TORDELLI

Guarda, ne passano molti da noi, ma io non ci faccio caso, o non li riconosco. Il più delle volte sono i ragazzi della sala che mi vengono a dire chi era quel determinato vip che mi aveva da poco pagato il conto…

 

UN ANEDDOTO O UN RICORDO

Per me i tordelli rappresentano il carnevale. Mia madre Nicoletta, essendo emiliana, è cresciuta in mezzo a mattarelli e pasta fresca ripiena. Quando ero bambino imparò la ricetta dei nostri tordelli da mio nonno, esperto cuoco casalingo e viareggino doc, così, prima dell’alzabandiera che sanciva l’inizio del carnevale, in casa mia si facevano e mangiavano dei buonissimi tordelli.

PER SCOPRIRE I TRE FINALISTI E LA SERATA CONCLUSIVA QUESTO È IL LINK

https://paspafood.it/cibo-e-cene/tordello-doro-ecco-i-tre-finalisti-2024/

IL TORDELLO D’ORO: IL VERO SPIRITO DELLA GARA

Lo diciamo da sempre, sin dalla prima edizione, e anche quest’anno ci piace ripeterlo: la gara sul Tordello più buono è soltanto un pretesto per mettere sotto i riflettori questo piatto così identitario della nostra bella Versilia.

Impossibile infatti dire a priori che “quel tordello è migliore dell’altro” visto che non esiste un disciplinare di questo piatto, e che non c’è una ricetta codificata.

Così c’è chi adora il tordello coi bordi spessi e chi invece la pasta tirata fine.

C’è chi ama li ripieno con certi ingredienti e altri no.

Stessa cosa per il sugo.

Proprio per questo ci piace comunicare a gran voce alle centinaia di ‘ buone tavole della Versilia’ che pian pianino, nel corso dei prossimi anni, andremo a dare un riconoscimento a molti altri di loro.

Anche perché, se la Versilia a tavola riscuote un grande successo, è proprio per merito di questi professionisti della cucina che svolgono, con tanti sacrifici, un lavoro meraviglioso per la nostra terra.

Che noi, nelle edizioni a venire, andremo appunto a premiare.

Perché la cucina è cultura.

E noi, in Versilia, in fatto di cucina e di cultura, abbiamo molto da dire… e da gustare.

Anche per merito di questo splendido piatto, il tordello.

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