AL RISTORANTE PINO… LA SARDEGNA SOLO PER UN NOTTE

In un piovoso mercoledì sera di settembre si è celebrata “La Sardegna di Pino”, un cena degustazione a tema che il mitico Ristorante Pino di Viareggio ha proposto ai fortunati lettori di Paspartu e Paspafood che erano riusciti a trovare un tavolo.

Già, perché a pochi giorni dall’uscita del nostro giornale che annunciava questo lieto e goloso evento… i posti erano andati letteralmente a ruba fino ad arrivare all’inevitabile sold-out.

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Della cena vogliamo far parlare le immagini, anche se piace ricordare – su tutti – uno sformato davvero incredibile ed applaudito, le lorighittas come primo piatto unico nel suo genere e dal sapore incredibile (io consiglierei Marco Artizzu di tenerlo fisso in carta), ed una rana pescatrice alla Vernaccia che è rimasta nei palati e nei cuori di tutti. Davvero sorprendenti, infine, gli eleganti vini di Siddùra che ci hanno degnamente accompagnato una cena unica nel suo genere.

Pino Artizzu
Pino e le sue scarpe da collezione inneggianti alla sua terra d’origine

Ma, soprattutto, sua maestà il porceddu: tenero, succoso, saporito ma elegante, e con un crosticina dalla fragranza perfetta. Monumentale.

Ma tutta la cena è stata all’altezza della fama di Pino, un ristorante – lo ricordiamo – dedito al gran pesce fresco che, però, per una sera esclusiva, ha voluto celebrare la Sardegna dei sapori, quelli veri, del mare e della terra.

Un applauso a Pino Artizzu e alla moglie Patrizia  per la loro spontanea ospitalità, e al figlio Marco (con tutto il suo staff di cucina) che ci ha letteralmente deliziato.

Marco Artizzu

LA SARDEGNA DI PINO

IL GRAN MENU

Pane carasau
Flan di cipollotti con fonduta di fiore sardo, saba e bottarga di tonno di Carloforte
Burrida di gattuccio
Lorighittas, vongole e bottarga di muggine di Cabras
Fregola, agnello e carciofi
Rana pescatrice alla Vernaccia di Oristano, olive e frutti del cappero
Porceddu allo spiedo
Pecorino di Siurgus Donigala
Casu marzu
Seadas
Amaretti
Il mirto

I VINI DI SIDDÙRA

Siamo usciti dal ristorante e ancora parlavamo degli ottimi vini di Siddùra.

Il rosato Nudo ha eleganze provenzali, sorprendente

Il cannonau Èrema è un inno alla piacevolezza di beva visto il mancato uso del legno.

Infine, il più acclamato: il vermentino Spera, di una complessità e al tempo stesso bevibilità che ha ammaliato tutti (numerosi i bis chiesti nel calice ai vari tavoli).

Fotoservizio Giulio Paladini

1 Comment
  • Renato Zucchini
    Pubblicato alle 10:20h, 09 Ottobre Rispondi

    Serata Indelebile : … Complimenti Pino & Marco Artizzu !!!

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