30 Set AL PARCO DI VILLA GREY, RISTORANTE DI CHARME
A FORTE DEI MARMI UN ANGOLO DI PURA PIACEVOLEZZA
Lo so, è vero, il Parco di Villa Grey si esprime al top in estate, nell’affascinante parco-giardino dove si cena in una scenario magico, davvero unico, da favola. In assoluto uno dei luoghi più deliziosi e suggestivi dove cenare in Versilia, e che da solo vale il viaggio.
Noi, però, siamo stati a cena in una serata di fine-estate che minacciava pioggia, ed abbiamo così preferito scegliere il tavolo ‘al coperto’ nella sala, beneficiando comunque della vista-parco che, in tutti i casi, appaga comunque lo sguardo
E siccome il ristorante resterà adesso aperto solo fino al 7 di novembre (per riaprire poi verso la metà di marzo), il mio consiglio è di andare al più presto al Parco di Villa Grey, per godersi comunque una splendida cena, ricca di charme.
Se la serata ottobrina sarà clemente… chissà che non possiate sedervi proprio in giardino. Ma anche nella raffinata sala, la serata avrà comunque un gran fascino, ve lo garantisco.
Ad accoglierci, varcata la porta dell’hotel Villa Grey che si affaccia sul viale a mare di Forte dei Marmi, troviamo un grande professionista della sala che già conoscevamo: il maître e F&B manager Fabio Santilli, un passato davvero luminoso in ristoranti top sia in Germania che in Francia, a Londra da Locatelli e in Italia da Caino e Piccolo Principe.
Coadiuvato da un personale giovane e preparato è stato lui a portarci per mano alla scoperta della cucina dell’altrettanto giovane professionista, lo chef pugliese Roberto Monopoli, anche lui trascorsi da Caino e al Piccolo Principe, oltre all’Andana di Ducasse e al Sadler a Milano.
Monopoli è arrivato proprio quest’anno, con il preciso obbiettivo di mantenere la prestigiosa Stella Michelin che Il Parco, davvero a tempo di record, si è conquistato non appena ha aperto, circa tre anni fa.
I piatti del nostro ‘degustazione’ sono stati una piacevole mistura influenzata dal ‘confine temporale estate-autunno’: taluni presi dalla carta della stagione che volge al termine e altri, assaggiati in anteprima, che si apprestano ad entrare nel nuovo menu autunnale. Vediamo allora, assieme, la nostra variegata serata, attraverso il racconto fotografico ed emozionale.
LA NOSTRA CENA
APETIZER
– Pomodorino del Piennolo marinato alla liquirizia
– Cavolo cappuccio e lemon curd
– Assoluto di porcino
– Cetriolo come un mojito
Notevole la cappella di porcino scottata e lasciata riposare servita con emulsione di prezzemolo ed extravergine. Marinature piuttosto marcate negli altri tre apetizer, con lo scopo di resettare e preparare il palato alla cena.
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CATALANA
Crostacei ricoperti da una spuma di bufala liquida e verdure marinate al lime
Marinatura delle verdure in stile ceviche perfetta per bilanciare la dolcezza del resto degli ingredienti (scampi, gamberi e bufala). Piatto molto goloso.
2 MUGOLII
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TARTARE
Tartare di fassona, uovo a 70 gradi, mousse di uovo e gel worcester
Sia lodata questa qualità di fassona. Come del resto l’uovo in due preparazioni. Ma la regina è la worcester, stavolta in una elegante versione gel e dal sapore giustamente rispettoso degli altri ingredienti. Il piatto sta per entrare in carta e, quando lo chef ci chiede il nostro parere, consigliamo di aggiungere un elemento di croccantezza, che un pochino manca.
1 MUGOLIO
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PLIN
Ravioli del plin al ripieno di scorfano e burrata, calamaretti, brodo bianco di pesce e zafferano
La pasta è fantastica. Il ripieno non aggressivo come mi sarei aspettato. Piatto godibile di puro comfort food.
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SPAGHETTO
Spaghetti Benedetto Cavalieri cotti in acqua di rapa rossa, colatura di alici, burro affumicato, alici marinate, pane al pomodoro
Piatto monumentale. Mantecatura perfetta con colatura di alici e burro affumicato. Poi pane al pomodoro e soprattutto una sabbia di capperi e olive a conferire croccantezza. Una quenelle di rapa rossa (rapa già presente in cottura) conferisce sapore e soprattutto colore.
3 MUGOLII
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TAGLIOLINO
Tagliolino di grano arso ai ricci di mare, aglio nero e tartufo pregiato
Altro piatto che ci fa mugolare. Strong, coraggioso, opulento.
2 MUGOLII
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ROMBO ROSSINI
Rombo alla Rossini. Pane a cassetta, rombo scottato, scaloppa di foie gras, salsa royale e tartufo
Se metti un gran rombo con dell’eccellente foie gras e poi il tartufo, assemblando il tutto con gusto mi viene da dire… “ti piace vincere facile eh?”. Sul solco del piatto precedente, sfacciatamente godurioso.
2 MUGOLII
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PICCIONE
Piccione in duplice cottura, petto alla francese e coscia croccante, albicocche, salsa agrumata, finocchio e albicocche arrostite
Cottura del petto perfetta. Il fondo è eccezionale e porta al Secondo Mugolio. Un’ottima versione di piccione.
2 MUGOLII
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PRE-DESSERT E COVER CLUB
Biscotto caprese al limone, mousse di yogurt greco, sorbetto al litchi, lamponi, ibisco e zenzero.
Cover Club rivisitato. Gin, sciroppo di lampone, limone, albume, pino mugo.
Pre-dessert già ottimo da solo. Ma assieme al cocktail (altrettanto buono) è da sballo. Pare che lo tolgano in questi giorni dalla carta. Ma che peccato!
2 MUGOLII
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SAPORE D’AUTUNNO
Frolla alla castagna, crema alla vaniglia e vermicello Mont Blanc con rum e crema alla castagna, banana
Delizioso. Ben presentato. Giochi di sapori.
1 MUGOLIO
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TARTE TATIN E CALVADOS
Tarte Tatin, gelato alla cannella, spuma al calvados e crumble alla cannella. Calice di Calvados.
La giovane pasticciera Veronica Sbordone ha lavorato, tra gli altri, all’Emporio Armani Caffè di Parigi, dove si è innamorata di questo grande classico della pasticceria francese, qua al Parco da lei leggermente rivisitato.
2 MUGOLII
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PICCOLA PASTICCERIA
– Bomboloncino caldo alla crema
– Bon bon ripieno di caipiroska e liquirizia
– Macaron al caramello salato
– Cremino nocciola e pistacchio
– Gelée mango e passion fruit
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IL PERCORSO VINI
Luca Florio, il giovane sommelier del Parco, ha creato assieme a Fabio Santilli un davvero ottimo wine pairing con il nostro menu. Abbinamenti non scontati e azzeccati. Ecco il nostro percorso nel calice.
CHAMPAGNE BRUT RÉSERVE – CHARLES HEIDSIECK
Pinot noir, Chardonnay e Meunier in pari percentuali per uno dei miei Champagne “base” preferiti in assoluto. Al naso la mandorla tostata gioca come sempre con i frutti tropicali. In bocca croccante e complesso. Che bello partire con Charles!
STOAN 2017 – CANTINA TRAMIN
Dall’Alto Adige un festival di vitigni: Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco e un piccolo tocco di Gewürz.
Gran bel bicchiere davvero (anche se un pelo troppo alcolico), il sommelier si è divertito a sperimentarlo assieme a noi in abbinamento alla tartare di fassona. Pensavo fosse troppo azzardato, in realtà non è andata male.
NUMERO CHIUSO 2017 – LUNAE BOSONI
Vermentino. Erbe aromatiche, agrumi sferzanti, burro, miele e vaniglia al naso. Caldo, sapido e avvolgente in bocca. Che bel sorso ci regala Bosoni con questa bottiglia prodotta in sole 2.600 unità.
BARBARESCO BASARIN 2016 – ANGELO NEGRO
Un vino elegante, con un tannino presente ma non invasivo che è servito per ben duellare sia con il tagliolino ai ricci che, sempre con successo, con il rombo alla Rossini.
MONTEPULCIANO D’ABRUZZO 2017 – EMIDIO PEPE
Era qualche anno che non bevevo il Montepulciano di Pepe, produttore che ho scoperto e amato una ventina d’anni fa innamorandomene. Già la vista di quel bel rubino intenso nel calice mi ha fatto star bene. Ma soprattutto al naso e al sorso. Profumi terrosi, balsamici con spezie e frutti di bosco. In bocca riesce a coniugare il vigore tipico di questa terra e del vitigno ad un tannino levigato che rende il sorso vellutato. Vino emozionante.
Fotoservizio Giulio Paladini
L’AMBIENTAZIONE
Cenare nel parco è un lusso per gli occhi e per l’anima. Raffinate atmosfere anche nella sala che si affaccia sul parco.
IL SERVIZIO
Santilli è un maître di livello e di esperienza.
LA CURIOSITÀ 1
il Parco si aggiudica la prestigiosa Stella Michelin in tempi record: dopo appena 5 mesi dalla sua apertura, nell’autunno del 2019.
LA CURIOSITÀ 2
Nel primo anno lo chef (già stellato) è Nicola Gronchi. Nel secondo anno arriva Daniele Angelini (anche lui un passato da stellato). Da quest’anno si riparte, con il solito entusiasmo, con Roberto Monopoli.
LO CHEF
Roberto Monopoli ha un carattere timido, ed è bello apprezzarne l’umiltà (merce rara nel mondo dei grandi chef!) di quando ci chiede pareri e consigli, segno di intelligenza e di voglia di crescere ancora. I suoi piatti, seppur equilibrati, non sono timidi, semmai coraggiosi.
PREZZO MEDIO CENA
110/120 euro (bevande escluse)
MENU DEGUSTAZIONE (bevande escluse)
“Dal Mare al Parco” (5 portate 110 euro), “Alta Marea” (8 portate a fantasia dello chef 150 euro)
VALE IL VIAGGIO
Per l’ambientazione di charme, davvero unica. Per la ventata di gioventù che si respira grazie a chef, pasticciera e sala. Attento e professionale il maître Santilli.
LEGENDA
1 MUGOLIO boccone che una volta messo in bocca provoca 1 mugolio
2 MUGOLII boccone che una volta messo in bocca provoca 2 mugolii
3 MUGOLII boccone che una volta messo in bocca provoca 3 mugolii
Ristorante
IL PARCO di Villa Grey
Forte dei Marmi
Lungomare Italico, 84
0584 787496
ilparcodivillagrey.com
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