05 Set 100 VOLTE GALLIANO
I 100 ANNI DEL PRESTIGIOSO LOCALE DELLA PASSEGGIATA DI VIAREGGIO
TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO
LA STORIA DI UNA SPLENDIDA FAMIGLIA,
DAL FONDATORE GALLIANO VANNOZZI
FINO AI GIOVANI DELLA QUARTA GENERAZIONE
UN VIAGGIO LUNGO UN SECOLO,
RACCONTATO DAI NIPOTI ENZO E GALLIANO
1923
Galliano Vannozzi nacque a S.Giuliano Terme (Pisa) il 23 Maggio 1896.
Nel 1910 emigrò a New York, dove rimase 11 anni presso la famiglia di uno zio.
In quel periodo fece molti mestieri tra i quali carpentiere, operaio meccanico, cameriere, barista, ecc.
Nel 1921 tornò in Italia con l’intenzione di fermarsi il tempo necessario per sposarsi e poi ripartire, ma problemi di ordine burocratico lo trattennero a lungo in patria dove finì per restare.
Si fidanzò e poi sposò Amalia, la fidanzatina con la quale era rimasto in contatto epistolare per tutti gli anni “americani”, e nel 1923 si trasferì a Viareggio, dove, con i soldi faticosamente risparmiati in America, affittò un fondo sulla Passeggiata e vi aprì un bar-tabacchi al quale dette il suo nome di battesimo.
1932
Nel 1932 acquistò una concessione vicina, di fronte all’hotel Excelsior dove, in forza del Piano Regolatore dell’epoca, costruì lo stabile che è attuale sede del bar “Galliano”. Gli inizi dell’attività furono, come tutti gli inizi, piuttosto duri. La forza di carattere e la tenacia aiutarono Galliano a superare questo periodo e ad imporsi sulle avversità che gli vennero non solo dal lavoro, ma anche da altre parti. Infatti a causa del suo carattere schietto, forgiato in America, dovette lottare anche contro alcuni personaggi che, nel 1932, lo osteggiarono durante la costruzione dello stabile attuale. Era un uomo che non si interessava di politica e chiedeva solamente di essere lasciato in pace a fare il proprio lavoro. Evidentemente in quegli anni non era facile nemmeno farsi gli affari propri.
Anni ’40
Finita la guerra e rientrato dallo “sfollamento”, Galliano ricominciò a lavorare nel suo locale, aiutato dalla moglie Amalia e dai figli Enzo, Virginia e Franca mentre l’Italia tutta stava rimettendosi in moto. La gioia di una libertà riacquistata, di un nuovo inizio, di una nuova era di benessere e di abbondanza pervasero l’Italia di quei tempi e la famiglia Vannozzi vide accrescere il suo nucleo con l’arrivo di Licia, futura moglie di Enzo.
In quel tempo Galliano fu pian piano sostituito nelle responsabilità gestionali dal figlio Enzo che, dopo il diploma di Perito Aeronautico conseguito a Pisa nel 1943, rientrò nell’azienda paterna iniziando a tempo pieno la sua carriera di commerciante e gelatiere. Alla fine degli anni ’40, mentre le figlie, sposandosi, si distaccarono dall’azienda, Enzo sposò Licia, che entrò a lavorare nel bar al fianco del marito. Dall’unione nacquero tre figli, Roberto, Ornella e Galliano. Iniziavano gli anni cinquanta ed il progresso piombò sulla città e sulla passeggiata di Viareggio.
Anni ’50
Le novità venute dall’estero, dopo quasi cinque lustri di isolamento per cause belliche, irruppero nell’organizzazione del lavoro e crearono problemi con l’amministrazione della città la quale, come spesso avviene in questi casi, non riuscì a mettersi al passo con le nuove esigenze del pubblico e con i nuovi modi di fare vacanza al mare.
L’esempio più eclatante si ebbe con le verande sulla Passeggiata, la prima delle quali fu costruita da Galliano nel 1952 e creò un putiferio incredibile.
Fu detto che intralciava la libera circolazione, che sembrava una gabbia per polli, una serra per fiori, ecc. La tracotanza del potere (un permesso dato verbalmente e poi vergognosamente negato) unita alla cecità di chi doveva amministrare una città turistica fecero sì che la veranda del bar “Galliano” diventasse un caso politico e l’Amministrazione Comunale ne deliberò la demolizione, eseguita dagli operai del comune nel dicembre dello stesso anno. E dire che Galliano aveva visto quel tipo di costruzioni proprio sulla Costa Azzurra, a Nizza, a quell’epoca modello di zona turistica alla quale si ispirava la Versilia.
Anni ’60
Si avvicinavano i favolosi anni ’60 e la Versilia stava per essere lanciata nell’Olimpo delle località turistiche internazionali. Nel 1963 Enzo progettò la ristrutturazione del bar che nel 1964 venne completamente rifatto con trasformazioni murarie ed arredi nuovi. I lavori vennero ultimati e il locale fu inaugurato nel marzo del 1964. Eravamo nel pieno della Versilia anni ruggenti. Furono momenti di grande notorietà per Viareggio e la Versilia, e la fama dei suoi locali travalicò i confini regionali e anche nazionali. Moltissime personalità del mondo dello spettacolo fecero tappa in Versilia e Galliano fu una delle loro mete preferite. Fu un periodo pieno di fermento, di idee, di lavoro, di sviluppo. Quello slancio di ripresa uscito dalla seconda guerra mondiale raggiunse il culmine verso la metà degli anni 60 per poi iniziare a declinare verso la fine del decennio.
Anni ’70
Le carenze nella politica turistica, la mancanza di infrastrutture, la necessità di valide alternative al mare, cominciarono a segnare l’inizio della decadenza turistica di Viareggio. iniziò a cambiare il profilo del turista medio: si accorciò sempre di più il periodo di permanenza ed aumentarono i turisti pendolari che con l’auto rientravano a casa la sera per ripartire la mattina seguente alla conquista di un posto al mare
Viareggio turisticamente era molto in voga, ma già apparivano le prime avvisaglie della mancanza di una vocazione turistica prioritaria, che mettesse cioè il turismo e le risorse necessarie per tutelarlo al primo posto nell’agenda degli amministratori. E con la progressiva diminuzione delle presenze il problema assunse importanza sempre maggiore. A metà degli anni ’70, dopo aver conseguito il diploma, Roberto e Galliano rimasero a fianco del padre per gestire il locale mentre la loro sorella Ornella si sposò e si distaccò dall’azienda paterna.
Nel 1977 la famiglia Vannozzi decise di aprire una succursale a Marina di Pietrasanta, un piccolo locale denominato “Gelateria Galliano” dove si vendeva solo gelato. Roberto e Galliano organizzarono la gestione e il rifornimento del locale, validamente aiutati dalle mogli Deanna ed Alessandra.
Anni ’80
Fu in quegli anni che Roberto e Galliano (terza generazione della famiglia) cominciarono ad entrare nella conduzione dell’azienda mentre nel 1981, con l’aiuto e il consiglio del padre Enzo, guidarono l’azienda verso un passo di grande importanza e di adeguamento ai tempi che stavano cambiando: l’apertura di un reparto di ristorazione. I tempi, come si è detto prima, stavano rapidamente cambiando e nel pubblico stava crescendo l’esigenza di trovare, nei posti di villeggiatura, servizi di ristorazione che avessero al tempo stesso alcune caratteristiche basilari: igiene, qualità, rapidità di servizio e prezzo. La risposta a queste esigenze fu il “Galliano Burger”, un reparto di ristorazione rapida – il primo in Italia – impostato come un fast-food americano per quanto riguarda i tempi di servizio, ma “all’italiana” per la qualità e la tipologia del cibo servito.
Il turista degli anni ottanta non voleva più stare per ore seduto ad un tavolo per consumare un pranzo; un hamburger, una focaccia farcita o un’insalata nizzarda era quanto chiedeva per fare un pasto leggero e potersi poi godere appieno la giornata al mare. Anche il vecchio fondatore, il nonno Galliano, capì ed approvò la scelta del figlio e dei nipoti e la potè apprezzare per alcuni anni, prima di lasciare i suoi cari, ormai novantenne, nel 1985.
Anni ’90
Gli anni novanta iniziarono con una nuova ristrutturazione del locale che cambiò look ma non strutture murarie. L’impiego del cartongesso rimodellò soffitti e curvature interne e la nuova illuminazione trasformò l’ambiente. Fu completamente ristrutturato anche il laboratorio di gelateria, con l’impiego dei materiali più idonei all’uso corretto di questa struttura: acciaio, marmo e vetro. Durante gli anni novanta, l’incalzare di nuove leggi, soprattutto di matrice europea, dette il via a continui miglioramenti del locale e delle sue pertinenze fino ad arrivare agli ultimi lavori eseguiti tra il dicembre 1999 e il gennaio 2000 per completare l’adeguamento, unitamente a un ulteriore intervento dell’architetto che rese il locale più luminoso e accogliente. Nel frattempo, nel 1993, ci lasciò anche nonna Amalia, dopo 70 anni trascorsi nel locale che aveva contribuito a costruire e a crescere tramandandolo ai suoi cari.
Anni 2000
Nel 2005, l’uno a distanza di un mese dall’altra, ci lasciarono anche Enzo e l’amata moglie Licia. Alla grande crisi economica internazionale del 2008 seguirono anni piuttosto neutri, ma con il 2013 iniziò la partnership (che tutt’oggi prosegue) con il Lucca Summer Festival e, soprattutto, con il 2014 si decise di ripartire con un’importante ristrutturazione del locale: tra lunghe attese di permessi e impegnativi studi e lavori di ingegneri e architetti che svuotarono totalmente l’edificio ‘portandolo al mattone’ per ricostruirlo a nuovo, si arrivò all’inaugurazione del rimodernato Galliano, il 22 giugno 2016, nell’affascinante stile che ammicca agli anni ’30 e che tutt’oggi possiamo ammirare.
Galliano Oggi
Venuti a mancare i suoi fondatori, l’azienda “Galliano” ha comunque, continuato ad andare avanti e la famiglia Vannozzi a crescere.
Messa su da Galliano e Amalia, proseguita da Enzo e Licia, continuata da Roberto e Galliano con le mogli Deanna e Alessandra… oggi da Galliano siamo alla quarta generazione con l’ingresso anche dei figli Barbara, Elisabetta e Francesco, per una grande famiglia che vede anche il rientro della sorella Ornella, rientrata da alcuni anni. I nipoti Andrea, Edoardo e Leonardo che attualmente si occupano di altre cose sono comunque legatissimi all’azienda.
La quinta generazione della famiglia, Yannick (13), Elena (12), Amelie (8) e Gianmarco (7), sono i più appassionati consumatori dei prodotti aziendali e coloro che la accompagneranno verso il prossimo centenario.
ENZO VANNOZZI, IL MAESTRO GELATIERE
Enzo Vannozzi è stato Maestro Gelatiere di fama internazionale, vincitore di due premi “Oscar dei Gelatieri Artigiani” e vantato un lungo curriculum di corsi di formazione e aggiornamento tenuti in Italia e all’estero. Enzo Vannozzi ha presieduto, inoltre, l’Accademia della Gelateria Italiana, organismo di altissimo livello nel campo della gelateria artigianale della quale è socio fondatore.
GIACOMO PUCCINI
Uno dei primi clienti di Galliano fu nientemeno che il maestro Giacomo Puccini: nel 1923, mentre componeva la sua Turandot nella casa che dista pochi metri dal locale, si faceva portare gli amati sigari da Galliano Vannozzi che, con emozione e orgoglio, raccontava di aver sentito in anteprima le splendide note della grande opera.
IL BUDINO È IL RE
È il Re della pasticceria Galliano, la specialità che la contraddistingue e che da sempre è il motivo per cui tante persone vengono ad assaporarlo da tutta Italia.
Preparato seguendo una antica ricetta di famiglia che affonda le sue radici nella seconda metà dell’800, contiene solamente ingredienti di eccezionale qualità. Sebbene la tecnica di preparazione si sia affinata nel corso dei decenni – anche in virtù di aumento della produzione a dir poco esponenziale – ogni singolo stampino viene modellato e riempito interamente a mano, come si faceva già tantissimi anni fa, quando si iniziò a produrli.
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